Nel corso degli anni la sede di Ingegneria Senza Frontire di Roma ha partecipato a diversi progetti riguardanti percorsi nazionali e internazionali. Con il tempo abbiamo inoltre cercato di far tesoro dell’esperienza maturata, coinvolgendo ogni volta i nuovi soci nelle tematiche precedentemente affrontate.
Nei primi anni 2000 l’associazione si è occupata di alcuni aspetti del trashware: ovvero l’analisi critica del ciclo di vita dei prodotti informatici e di come mettere in moto invece dei meccanismi che riuscissero a ridare valore a strumenti ancora validi. Il progetto in Kosovo fu uno dei primi progetti internazionali che ci ha visti partecipi con l’installazione di un laboratorio d’informatica all’interno di una scuola.
Anche in ambito software, come associazione partecipiamo e approfondiamo attraverso alcuni incontri e seminari tematiche che riguardano il free-software, cercando inoltre di stimolare l’attenzione delle persone coinvolte, nell’uso consapevole dei dati personali.
Con il gruppo miniriciclo invece siamo stati attivi per anni al centro delle nostre attività universitarie, per sensibilizzare inizialmente la facoltà d’Ingegneria della Sapienza al ciclo dei rifiuti, e per poi agevolare l’introduzione della raccolta differenziata all’interno dell’intera università.
Negli ultimi anni infine l’associazione, attraverso i gruppi di progetto attivi in Tanzania, in Madagascar e in Libano ha approfondito i diversi approcci per cercare soluzioni per problematiche di tipo energetico e ambientale nei diversi contesti.
A partire da dicembre 2016, all’interno del progetto Seismos, abbiamo inziato un percorso di informazione e divulgazione delle tematiche di prevenzione sismica e gestione dell’emergenza nell’appennino del centro Italia.